Comunicati stampa

07.12.2021

Una bella strenna natalizia: attacchi di starnuti sotto l’albero di Natale

Comunicato stampa del 7 dicembre 2021

Bagliore di luci, scintillio perlaceo, profumo d’abete – per molti, un albero di Natale addobbato è semplicemente d’obbligo durante le feste. Eppure succede che alle persone allergiche non porti solo gioia. Perché?

Cominciamo con la buona notizia: la maggior parte degli svizzeri può tranquillamente mettere l’abete nel proprio salotto. Alle persone allergiche, invece, l’albero potrebbe rovinare un tantino le feste. Roxane Guillod, esperta di aha! Centro Allergie Svizzera, ci spiega quali sono i fattori scatenanti e le sostanze irritanti.

Prosperano: le muffe

Ogni anno, a Natale, si vendono circa un milione e mezzo di abeti in Svizzera. Meno alle conifere aggrada un ambiente caldo e avvolgente, più spuntano le muffe. Uno studio ha dimostrato che in sole due settimane la concentrazione di spore di muffa aumenta drasticamente: da 800 a 5'000 spore per metro cubo di aria ambiente. Non c'è da stupirsi se, in prossimità di un albero di Natale, le persone allergiche reagiscano con starnuti, naso che cola e difficoltà respiratorie. Il consiglio di Roxane Guillod: non lasciate l’albero troppo a lungo e arieggiate spesso.

Meglio scegliere un abete biologico

L’abete del Caucaso importato dalla Danimarca? L’albero autoctono da coltivazione convenzionale? O meglio l’abete biologico? Per chi ha reazioni allergiche alle sostanze irritanti, la scelta dovrebbe essere facile: meglio il biologico. «Perché sia nella coltivazione convenzionale locale che sugli alberi importati da grandi aziende agricole di solito si usano erbicidi, insetticidi e fungicidi di cui si rilevano poi le tracce anche nelle nostre case», spiega Guillod. E l’albero sintetico? Purtroppo non è una vera alternativa, perché spesso i componenti sono difficilmente tracciabili e contengono svariati tipi di plastica, come il PVC, e di metallo, come il ferro o addirittura il piombo.

Lucine nocive

Le candele: la loro fuliggine è composta da tante particelle piccolissime che penetrano in profondità nei polmoni e possono provocare tosse o problemi respiratori. Inoltre, queste polveri fini rimangono a lungo nell’aria. I consigli dell’esperta: «È meglio fare a meno delle candele vere e proprie e scegliere una versione elettrica. O almeno lasciatele bruciare solo per poco tempo e, ogni volta, arieggiate adeguatamente subito dopo».

Decorazione: naturale

Anche le figurine di legno incollate o un eccesso di decorazioni di plastica possono creare problemi perché, spesso, contengono formaldeide o composti organici volatili che inquinano l’aria ambiente. «Bruciore agli occhi, fitte nel naso e in gola o un naso colante possono esserne le conseguenze; se il contatto è prolungato, possono insorgere cefalea, stanchezza e malessere», spiega Roxane Guillod. Il suo consiglio: al momento dell’acquisto, cercate prodotti privi di sostanze nocive o scegliete alternative fatte di materiali eco-compatibili come carta, paglia, legno e vetro.

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