07.04.2014

Pollini di betulla: precoci e abbondanti quest’anno

Berna, il 7 aprile 2014

L’inverno mite è all’origine di una situazione pollinica finora inusuale. Dopo il nocciolo e l’ontano, i cui pollini erano già presenti nell’aria da inizio gennaio, anche la betulla ha incominciato a fiorire una decina di giorni prima della media degli anni scorsi. Secondo le previsioni, i pollini di betulla e di carpino bianco saranno abbondanti quest’anno. I biometeorologi si aspettano invece concentrazioni moderate di pollini di frassino.

L’inverno 2013/2014 è stato il terzo più caldo dall’inizio delle misurazioni 150 anni or sono. Le temperature medie tra dicembre e febbraio si sono situate sui 4,7 gradi. Gennaio è stato di 2,4 gradi più caldo della media, nella valle del Reno nel Canton San Gallo l’aumento è stato addirittura di 4 gradi. Lo sviluppo della vegetazione e la fioritura delle piante allergeniche hanno così avuto inizio da sei a ventisei giorni prima del solito. A inizio gennaio, sono state rilevate le prime tracce di pollini di nocciolo, che dalla metà del mese si sono manifestati in modo più massiccio. I pollini di ontano (reazione crociata con quelli di nocciolo) sono stati liberati due settimane prima della media degli ultimi vent’anni.

La betulla è altamente allergenica
La betulla, che produce l’allergene pollinico più frequente (circa l’8 per cento della popolazione vi è sensibilizzato), ha incominciato a liberare i pollini l’ultima fine settimana di marzo, anche in questo caso con alcuni giorni di anticipo. I suoi pollini, che secondo il vento e le condizioni meteorologiche vengono rilasciati in enormi quantità, contengono un allergene molto potente. Questa pianta ha un andamento ciclico: il 2014 è un anno con un’elevata produzione di polline. Chi è sensibilizzato ai pollini di betulla può avere reazioni crociate con i pollini di nocciolo, ontano e carpino bianco, e con gli allergeni alimentari della frutta a granella e a nocciolo (mela, pera ecc.), del kiwi, della carota, del sedano, della nocciola o della soia. Le persone affette devono fare i conti con disturbi che possono durare fino a un mese.

Previsioni caute da maggio
Oltre alla betulla, al momento anche il carpino bianco è in piena fioritura. Per il frassino gli esperti prevedono una stagione moderata. Secondo la biometeorologa Regula Gehrig di MeteoSvizzera, è tuttavia ancora troppo presto per fare previsioni sui pollini di graminacee, perché anche la temperatura, l’irraggiamento solare, l’umidità dell’aria e il vento incidono sull’inizio della fioritura e il rilascio dei pollini. Tra maggio e settembre, le graminacee saranno fonte di fastidi per circa il 70 per cento degli allergici ai pollini.

Spostamento temporale della stagione pollinica
Dai risultati di rilevamenti e studi recenti si può concludere che il riscaldamento globale provoca uno spostamento temporale della stagione pollinica. Quella della betulla e del frassino incomincia oggi due-tre settimane prima rispetto a vent’anni or sono. L’inizio della fioritura delle graminacee è anticipata di dieci giorni rispetto a una volta e dura più a lungo, come si può osservare anche nelle piante erbacee che fioriscono tardi, come l’artemisia o il romice.

Temperature più alte, maggiori quantità di polline?
Un clima più temperato comporta probabilmente un aumento delle quantità di polline, anche se questa tesi non trova ancora conferma definitiva negli studi. Si potrà però osservare una maggiore «immigrazione» di piante allergeniche della regione del Mediterraneo (cipresso, ulivo, erba vetriola).

 

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«Pollini-News»: con questa applicazione, i dati aggiornati sui pollini tramite localizzazione GPS e informazioni sulla pollinosi sono consultabili in qualsiasi momento.

Al sito www.aha.ch si trovano informazioni approfondite sul tema delle allergie.

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