Allergia all’uovo (di gallina)

L’uovo (di gallina) è un ingrediente presente in molte derrate alimentari. Sono soprattutto i bambini a esservi allergici.

Uovo a tre minuti per colazione

L’uovo (di gallina) è una delle principali cause delle reazioni allergiche nei bambini. Con il tempo, molti di loro sviluppano però una tolleranza e possono poi consumarlo senza problemi. Dato che l’uovo è presente in molte derrate alimentari, prima dell’acquisto o del consumo di prodotti è importante leggere bene l’etichetta.

Fattori scatenanti

L’uovo è composto da albume (la parte trasparente) e tuorlo, che non possono essere separati in modo netto. I due allergeni principali si chiamano ovomucoide e ovoalbumina, e si trovano nell’albume.

L’ovomucoide è resistente agli acidi e al calore, ciò significa che chi vi è allergico in genere non tollera l’uovo né crudo né cotto. L’ovoalbumina, invece, si denatura con il calore, e le persone che vi sono allergiche spesso sopportano l’uovo cotto.

Presenza

L’uovo di gallina è contenuto nelle pietanze a base di uova e, come legante, in molte derrate alimentari lavorate. Per maggiori informazioni e dettagli vedi l'Ausilio per gli acquisti «Allergia all’uovo di gallina». La cautela è d’obbligo anche con i vaccini prodotti mediante coltura su uova di gallina.

Reazioni crociate

È possibile una reattività crociata

  • tra i diversi allergeni dell’uovo di gallina;
  • tra gli allergeni dell’uovo e quelli della gallina;
  • tra gli allergeni dell’uovo di gallina e quelli delle uova di altri volatili;
  • tra gli allergeni dell’uovo di gallina e quelli della carne di pollo.

Decorso dell’allergia

L’allergia all’uovo di gallina si manifesta per lo più nei primi anni di vita e in genere scompare entro l’età scolastica. Si raccomanda un accertamento annuale dall’allergologo. Accanto al latte vaccino, le uova di gallina sono la causa più frequente di allergia alimentare in età infantile.

Tra gli adulti si registra invece in genere dapprima un’allergia respiratoria acquisita con il contatto con volatili ornamentali, in particolare con i loro escrementi e piume. In seguito può insorgere anche un’allergia alimentare all’uovo di gallina (tuorlo). In questi casi si parla della sindrome uccello-uovo.

Sintomi

Come in tutte le altre allergie alimentari, i sintomi di quella all’uovo si manifestano nel giro di minuti, al massimo un’ora, dal consumo, e solitamente sotto forma di prurito alla mucosa della bocca e sulla pelle con arrossamenti, pomfi, gonfiori e prurito. Sono possibili anche disturbi alle vie respiratorie. Sintomi coinvolgenti esclusivamente il tratto digestivo sono rari e per lo più si manifestano in combinazione con altri disturbi di natura allergica sotto forma di difficoltà di deglutizione, nausea, vomito, diarrea e flatulenza. In rari casi si può giungere a uno shock anafilattico con affanno e arresto circolatorio.

Diagnosi

L’auto-osservazione – l’ideale sarebbe tenere un diario dei sintomi – e le domande dell’allergologo unite ai risultati di test cutanei ed ematici costituiscono le basi più importanti per la diagnosi di un’allergia all’uovo. Per confermare una diagnosi o determinare il limite di tolleranza possono rendersi necessari pure test di provocazione.

Terapia

Per evitare reazioni allergiche, è importante non assumere l’alimento in questione (carenza), che può anche essere nascosto in prodotti da forno, insaccati, condimenti, prodotti semi-pronti e pronti. Occorre dunque fare bene attenzione. Se sussiste il rischio di una reazione anafilattica, è imperativo non assumerne nemmeno quantità minime («tracce» / «contaminazioni»). Sta all’allergologo stabilire se tracce di allergene sono tollerate. Pure in questo caso, un test di provocazione può essere utile per valutare la quantità di allergene sopportata.

Rivolgersi a uno specialista in nutrizione, ad esempio per sapere quali prodotti possono sostituire le uova, imparare a leggere l’elenco degli ingredienti, ricevere consigli pratici e discutere delle proprie abitudini, agevola la quotidianità. Lo specialista valuta pure l’apporto di nutrienti critici (proteine, vitamine e sali minerali), poi sorvegliato dal pediatra / medico curante.

Chi ha già avuto forti reazioni allergiche dovrebbe avere sempre con sé un documento e un corredo per le emergenze per poter intervenire rapidamente in caso di nuova grave reazione allergica. Dopo le prime cure immediate, si dovrebbe sempre andare al pronto soccorso.

Immunoterapia orale

L’immunoterapia specifica per i casi di allergia all’uovo è stata oggetto di numerosi studi: i partecipanti assumono sotto sorveglianza medica con regolarità e in dosi vieppiù maggiori minuscole porzioni di uovo per abituarvi gradualmente il sistema immunitario. Sono già stati riscontrati primi successi, ma anche un elevato numero di effetti collaterali, come reazioni allergiche. Nella prassi questa terapia non è ancora offerta. Sconsigliamo fortemente di svolgere di propria iniziativa simili esperimenti a casa.

Dichiarazione degli ingredienti

In Svizzera e nell’UE, l’uovo è soggetto all’obbligo di dichiarazione, ciò significa che l’ingrediente e i prodotti derivati devono essere chiaramente evidenziati sulla confezione, ad esempio con un carattere in grassetto, corsivo o maiuscolo. Le persone allergiche dovrebbero prestare attenzione a questi termini quando fanno la spesa: uovo, uovo di gallina, componenti dell’uovo di gallina, albume in polvere, uovo intero in polvere, albume, tuorlo, albumina, conalbumina, livetina, lisozima, meringa, ovoalbumina, ovoglobulina, ovomacroglobulina, ovomucina / ovomucoide, ovotransferrina, ovovitellina, Ovozym®, Simplesse®, vitellina. In coda all’elenco degli ingredienti, con la dicitura «può contenere…» o «può contenere tracce di…» sono inoltre segnalate le contaminazioni involontarie. Il personale di vendita è tenuto a fornire le relative informazioni anche sulle derrate alimentari offerte sfuse, per esempio in panetteria, in macelleria, al ristorante, al take away. Ai sensi della legge, un’informazione orale da parte di un addetto ai lavori è sufficiente. Per maggiori informazioni e dettagli vedi l'opuscolo «Dichiarazione di allergeni in derrate alimentari».

Consigli

  • Indicare gli alimenti a cui si è allergici su specifici «biglietti da visita» da consegnare al personale del ristorante al momento dell’ordinazione.
  • In vacanza, portare con sé questi biglietti tradotti nella lingua locale.
  • Se invitati da familiari e amici, informare dettagliatamente sull’allergia o chiedere di poter portare qualcosa da casa.
  • Verificare sempre l’elenco degli ingredienti prima dell’acquisto, anche se si tratta di alimenti noti. Le ricette possono cambiare in qualsiasi momento. In caso di dubbi, chiedere informazioni al produttore o al distributore (contatti riportati sulla confezione).
  • Quando fate la spesa, prestate attenzione ai prodotti con il marchio di qualità Allergia, che sono particolarmente adatti alle persone con allergie e intolleranze e sono raccomandati da aha! Centro Allergie Svizzera

Cifre e fatti

  • L’uovo di gallina è il fattore scatenante più frequente di un’allergia alimentare nei bambini, soprattutto tra i due e i tre anni.
  • L’uovo di gallina è tra le cause più frequenti di anafilassi tra i bambini minori di sei anni.
  • Negli adulti con un’allergia alimentare, l’uovo di gallina causa reazioni solo nel 4 per cento dei casi.

Allergia all’uovo: domande frequenti

Che cos’è il lisozima?

Il lisozima è estratto dall’uovo di gallina e utilizzato quale antibatterico in svariati formaggi maturi (p.es. Grana Padano). Non in Svizzera però, dove il settore caseario si è impegnato di propria iniziativa a non ricorrere a questa sostanza nella produzione di formaggio. I formaggi svizzeri, come lo Sbrinz, sono dunque una buona alternativa per chi è allergico all’uovo.

Posso farmi vaccinare se ho un’allergia all’uovo?

Solo pochi vaccini contengono ancora uovo di gallina (quello contro l’influenza o la febbre gialla ad esempio), comunque di norma in tracce così minime da non presentare praticamente un potenziale allergenico. Soltanto le persone con una forma grave di allergia all’uovo e a rischio anafilassi dovrebbero sottoporsi a un accertamento allergologico prima di farsi vaccinare contro la febbre gialla o l’influenza. Tutte le altre persone allergiche all’uovo possono sottoporsi a una vaccinazione.

Le uova cotte sono meglio tollerate di quelle crude?

L’uovo contiene sia allergeni termolabili sia allergeni termostabili. Secondo l’allergene a cui reagiscono, le persone allergiche tollerano le uova esposte a un forte calore, cotte a fondo o cucinate in forno ad almeno 180° C. La verifica della tollerabilità andrebbe svolta esclusivamente sotto sorveglianza medica.

Con i prodotti vegani vado sul sicuro?

I prodotti dichiarati vegani possono contenere tracce di uovo. Il loro consumo dipende quindi dalla tolleranza individuale.

Devo rinunciare tutta la vita alle uova e ai prodotti che le contengono?

Di norma, le allergie all’uovo di gallina si manifestano nella primissima e nella prima infanzia, e nella maggior parte dei casi spariscono entro l’età scolastica. Si raccomanda un accertamento annuale dall’allergologo. L’adulto allergico deve invece in genere rinunciare all’uovo per tutta la vita.

Se ho un’allergia all’uovo di gallina, posso mangiare le uova di altri volatili (p.es. anatra, struzzo, quaglia...)?

No. Le proteine contenute nell’uovo di gallina sono simili a quelle presenti nelle uova di anatre, oche, quaglie e altri volatili, per questo le persone allergiche all’uovo di gallina non tollerano nemmeno altre uova. Sottoporsi a un test dall’allergologo aiuta a fare chiarezza.

È possibile desensibilizzarsi all’uovo di gallina?

Al momento, la desensibilizzazione orale è oggetto di intense ricerche. L’obiettivo della terapia è abituare gradualmente il sistema immunitario alla proteina affinché l’uovo possa essere consumato senza sintomi allergici. Nella prassi questa terapia non è ancora offerta. In nessun caso vanno effettuati esperimenti in questo senso a casa.

Redazione: aha! Centro Allergie Svizzera in collaborazione con il Consiglio scientifico. Per cifre sulla prevalenza si rimanda alle indicazioni delle fonti.