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Giornata Nazionale delle Allergie 2024Campagna sui pollini in occasione della Giornata Nazionale delle Allergie del 19 marzo 2024
«La primavera potrebbe essere così bella, se solo non ci fossero i pollini… In Svizzera, una persona su cinque soffre di raffreddore da fieno. Ma raffiche di starnuti, occhi che lacrimano e naso che cola non devono essere considerati un male inevitabile, si può stare anche meglio! Noi vi spieghiamo come evitare più facilmente i pollini e ridurre i sintomi. Contattateci per una consulenza.»
Fabienne Hebeisen-Dumas, Direttrice aha! Centro Allergie Svizzera
Video esplicativo sull’allergia ai pollini
Occhi che lacrimano mentre si va in bicicletta? Raffiche di starnuti mentre si tagliano i capelli? Se non trattata, l’allergia ai pollini può complicare non poco la quotidianità. Informazioni e consigli in breve nel nostro video.
Allergia ai pollini – le nozioni più importanti
In Svizzera, una persona su cinque ha il raffreddore da fieno. L’allergia ai pollini è dunque la malattia allergica più frequente da noi. Qui trovate in sintesi le informazioni più importanti.
L’allergia ai pollini (raffreddore da fieno) è una reazione dell’organismo a uno o più tipi di polline, la predisposizione alla quale è spesso trasmessa geneticamente. Il sistema immunitario reagisce alle proteine, di per sé innocue, del polline inalato o con cui si entra in diretto contatto riversando istamina e altre sostanze, e provocando così un’infiammazione della congiuntiva negli occhi e della mucosa nasale.
Questi sono i tre gruppi principali di pollini allergenici.
- Alberi: nocciolo, ontano, frassino, betulla, carpino bianco, quercia
- Graminacee: ad esempio fleo, erba mazzolina, loglio
- Erbe: artemisia, ambrosia
I sintomi del raffreddore da fieno sono raffiche di starnuti, naso che cola (rinite) o congestionato, difficoltà a respirare dal naso, occhi che prudono e lacrimano (congiuntivite), prurito al palato, al naso e alle orecchie, raucedine, stimolo a tossire. Il muco accumulato nei seni paranasali può provocare dolori mandibolari e mal di testa. Da una pollinosi non sufficientemente trattata può svilupparsi un’asma allergica. In questi casi si parla di cambiamento di livello.
La diagnosi viene effettuata con un’anamnesi completa, nonché con un test cutaneo ed ematico. Un’allergia agli acari della polvere, alle muffe o agli animali può provocare sintomi simili. Le differenze si notano soprattutto in relazione al luogo e al momento in cui i disturbi si manifestano, per cui è importante osservarli attentamente.
Nel nostro video esplicativo sul tema della diagnostica delle allergie, potete scoprire come può essere effettuata una diagnosi di allergia da parte di un medico o di un allergologo e quali sono i test possibili.
Per il trattamento dei sintomi di un’allergia ai pollini si può ricorrere a diversi farmaci sotto forma di spray nasali, colliri o pastiglie / gocce. Tra i principali gruppi di principi attivi figurano gli antistaminici, i corticosteroidi (preparati cortisonici), gli antagonisti dei leucotrieni e gli stabilizzatori dei mastociti. Maggiori informazioni in proposito e sui rispettivi meccanismi d’azione sono disponibili alla pagina «Trattamento dell’allergia ai pollini». Fino a oggi, la desensibilizzazione, o immunoterapia specifica, rimane l’unica possibilità di trattamento delle cause di un’allergia ai pollini. Essa richiede un accertamento da parte del medico specialista. Anche alcune terapie della medicina complementare possono essere una valida alternativa per lenire i sintomi. Per trovare la soluzione più adatta è imprescindibile consultare il proprio terapista.